mercoledì 27 maggio 2009

Le tante facce del condominio - parte seconda

Stasera ho assistito ad una scena che non avrei mai creduto di poter vedere in vita mia. E l'ho guardata attraverso lo spioncino della mia porta!
Preciso che non sono ne una curiosona ne una pettegola... Ma conoscendo il soggetto che abita sopra di me non vorrei essere impreparata se qualcuno dovesse mai venire a chiedermi spiegazioni per qualcosa...

Ma partiamo dal principio!

Inizio a sentire le urla della pazza nevrotica... Solo che questa volta sono molto più nitide... Certo, è in mezzo alle scale! Inoltre dal modo in cui grida dietro al suo interlocutore capisco che quest'ultimo è una donna... Mi chiedo cosa stia succedendo, con chi ce l'abbia, visto che il marito e i figli fino a prova contrario sono maschi! Ad un certo punto avverto la porta dei miei dirimpettai - i vecchietti - che si apre... Oddio, che caspita sta accadendo?

I miei vicini stanno litigando tra loro! Ma i toni della pazza nevrotica sono accesi! Che dico, accesissimi! Vi giuro, sbraitava! Mi chiedo se ce l'ha davvero con quei due poveri cristi. Vedo i nonnini uscire dalla porta e questa che scende come un pit bull per le scale con al seguito il marito che se ne sta muto. Non capisco una mazza. Sento solo che parlano di un motorino e di una bicicletta appartenenti all'anziana coppia. La pazza sta difendendo i suoi figli, accusati di averli spaccati.

Volano insulti e paroloni! La nevrotica è fuori di sè, la vecchietta con tutta calma minaccia di denunciarla e il marito di quest'ultima sta per essere colto da un infarto. Le urla della pazza nevrotica proseguono per lunghi minuti finchè non decide di tornare a cuccia risalendo le scale, con l'ebete al seguito. E mentre sale la sento abbaiare: "Scema! Asino!". I vecchietti richiudono mesti la porta dietro di loro.

A parte che sono rimasta sbigottita da tutto questo, soprattutto dall'irruenza e dalla ferocia della pazza nevrotica, mi sono posta molte domande, ricordandomi anche di tutti i casi di cronaca che riportano omicidi avvenuti in conseguenza a discussioni condominiali molto accese e al ripetersi di queste. Perchè davvero... La cosa è stata esagerata!

In particolare mi sono resa conto che le persone molto spesso sfogano le loro frustrazioni sul vicino di casa, facile preda, che riesce a farti innervosire per le piccole cose di ogni giorno.
Chissà quanti angoli bui ci stanno dietro ad un tale incaponimento, all'insofferenza verso chi ti sta accanto.
Penso che a volte la noiosa routine, quel soffocante ripetersi di gorni tutti uguali, con le stesse ansie, gli stessi problemi, porti a prendersela con chi sta di contorno a tutto questo. Con chi ti accompagna, seppur involontariamente, nei tuoi percorsi di noia e solitudine.

Cocludo dicendo che bisogna stare attenti a non incastrarsi in tali circoli viziosi che rendono la vita difficile se non insopportabile.

Ammetto che la cosa mi ha lasciato dentro una sensazione angosciosa. Staremo a vedere... Io vi tengo aggiornati!

sabato 23 maggio 2009

L'incontro con Wonder

Finalmente! Dopo più di un anno che io e il mio ragazzo seguiamo le avventure della mitica Wonder, raccontate sul suo esilarante blog, Machedavvero?, aggiunto ai segnalibri e cliccato quasi ogni giorno, mi si propone l'occasione di conoscerla, di vedere la sua faccia, di guardarla dritto negli occhi!
Ebbene sì! E' a Milano! E' un occasione che si presenta poche volte nella vita e non bisogna lasciarsela sfuggire! Mi dico che andrò al MaM, a tutti i costi!

Stamattina il destino però sembra remarmi contro! Mi sveglio alle otto perchè devo portare il pargolo in piscina. Vado in bagno e con un urlo disperato avviso il mio ragazzo che sarà lui a dover entrare in acqua perchè... mi sono arrivate le rosse!
Alle 11 toniamo dalla piscina. C'è il delirio completo! Per una volta che sono IO ad uscire e non LUI sembra che stia per crollare il mondo! C'è da preparare la pappa al piccolo e mille altre cose, io mi infilo sotto la doccia, mi metto le prime cose che trovo ed esco coi capelli fradici legati con una molletta (li ho tuttora bagnati in testa!). Con la paura di fare tardi e i crampi al basso ventre corro sotto al sole cocente e fortunatamente riesco a salire sul treno. Dopo mezzora prendo la metro e mi godo tutte le fermate da brava sardina milanese!
Arrivo. Scendo. Mi perdo.
Eh beh.. certo.. io sono solo una povera provinciale! Dopo aver chiesto solo a stranieri provenienti da ogni dove, che naturalmente non ne sapevano un tubo, a digiuno e con un inizio di insolazione, trovo chi mi sa indicare la via! Compro una pizzetta al volo e giungo a destinazione.
Entro, chiedo, trovo la sala dove si svolge l'evento. C'è un cartellone con l'ordine in cui le mamme parleranno. Trovo il nome Wonder nel primo blocco, quello delle 14,30. Bene. Sono in orario. Mi siedo. Si sta facendo tutto più reale. Ora devo solo trovarla!

Inizio a guardarmi intorno con una certa adrenalina addosso e comincio a studiare tutte le donne nella sala che hanno il cartellino (le mamme blogger!). No, quella è troppo poco bionda. No, quell'altra è un po' troppo robusta. Aspetta, stanno facendo una foto tutte insieme! Ma non c'è nessuna che potrebbe essere lei... Magari ha avuto un contrattempo... NO! NON PUO' ESSERE!

Ad un certo punto vedo una ragazza bionda che corre verso le altre per fare la foto arrivando troppo tardi. E' lei, me lo sento! E' l'unica bionda!!
Mi passa di fianco e subito leggo sul cartellino: Wond... E' LEI! E' LEI'!
La raggiungo e mi presento!

Ragazze... La sensazione è davvero stranissima! Non la immaginavo per nulla così! Già nella mia testa me l'ero sempre immaginata mora finchè non ho appreso dal blog dei suoi colpi di sole!
La guardo, la studio. Ha dei lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri dietro ad un paio di occhiali, la pelle molto chiara. E' dolce, molto carina! Cerco in lei qualcosa della Wonder che conosco io ma non riesco a trovarlo! Quella mamma ribelle e tosta ha una faccia che a primo acchitto mi pare angelica!

Scambiamo due parole veloci, la situazione non ci permette di approfondire. Anche la sua voce è molto dolce. Le chedo se posso scattarle una foto. Lei accetta titubante. Io le giuro che non la pubblicherò mai da nessuan parte e lei scherzosamente (secondo me era molto seria! :D) minaccia di denunciarmi! Alchè ci andiamo tutti a sedere che l'evento deve iniziare.

Il suo intervento, nonostante i pochi minuti a disposizione, è fantastico! Ma non potevano esserci dubbi. Parla della mamma stereotipata di oggi, del lato oscuro della maternità, dei tabù che ci stanno dietro. Riceve gli applausi delle altre mamme e io mi commuovo! Ebbene sì.

Sarei voluta stare lì molto più di un'ora e mezza. Ma tra tutto non era giornata e dopo aver ascoltato sei, sette interventi davvero interessanti di mamme che devono conciliare doveri e piaceri, che vogliono sdoganare le vecchie credenze sulla maternità, che combattono ogni giorno contro i pregiudizi, dico a Wonder che per me è stato un vero piacere conoscerla e la saluto!
Il nostro breve incontro ha così termine!



Al ritorno, aspettando la metro, mi sento soddisfatta. Dopo tanto tempo L'ho conosciuta! Ripenso all'incontro, alla foto, al discorso. Adesso devo abituarmi alla nuova immagine della Wonderlandgirl che conosco da più di un anno solo attraverso uno schermo. Devo abituarmi alla sua VERA immagine!
In quel momento però avverto una strana sensazione...
AZZ!











































































Il NOME! Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!






P.s.: W le mamme blogger! Non spegnamo la nostra voce! Facciamoci sentire, facciamoci conoscere! Un giorno le cose FORSE saranno diverse!

mercoledì 6 maggio 2009

Le tante facce del condominio

Per chi come me è sempre stato abituato a vivere in una villetta, nel momento in cui si ritrova ad abitare nell'appartamento di un condominio, si sente inevitabilmente stranito. Sono circa 9 mesi che sono venuta ad abitare qui e devo dire che la mia vita è cambiata anche per questo.

Innanzi tutto in questa realtà ti viene imposto un obbligo di socializzazione. Per esempio, nel momento in cui esci di casa e stai per chiudere la porta ti può capitare di incontrare i dirimpettai che stanno tornando a casa. E siete tutti lì, ad un metro e mezzo di distanza con le porte aperte una di fronte all'altra. E non puoi esimerti dall'intavolare un improbabile discorso. Quando poi i tuoi dirimpettai sono due vecchietti e tu hai un bimbo di pochi mesi il gioco è fatto!

Inoltre entri a far parte della vita di altre persone anche quando loro non ne sono consapevoli (o quasi). Scopri che la signora di sopra è una pazza isterica che riesce ad andare avanti per un'ora ad urlare dietro ai suoi due figli, i quali neanche si degnano di risponderle. O che quelli di sotto sono due casinisti che hanno quasi ogni sera a casa ospiti e ridono e scherzano fino alle due di notte (tanto che hai dovuto lasciar loro un post it sulla porta!) e che quando invece sono soli in casa si danno a delle attività che normalmente non dovrebbero essere altrettanto rumorose (n.d.r.).

Il bello arriva la mattina, quando esci sul balcone posteriore per stendere i panni. Qui ti rendi realmente conto di quanto la tua vita sia cambiata. Ti guardi intorno e vedi un sacco di donne, per lo più vecchiette, che stanno stendendo i panni nello stesso momento. E non solo quelle del tuo palazzo, anche quelle dei palazzi limitrofi, e ti senti parte di una coreografia (ammetto che non avendo mai steso i panni prima di venire a vivere qui ho preso qualche spunto su come appendere determinate cose sbirciando qua e là i metodi delle altre signore). Meno male che ogni tanto stende il mio ragazzo, così incontra la nonnina del balcone di fianco e si mette a chiacchierare un po' con lei (eh sì, lo ammetto: lui ha delle doti di socializzazione che alla mia persona sono completamente sconosciute!).

Per finire, quando non c'è l'ascensore, come nel mio caso, e si devono fare miriadi di scalini a piedi, il condominio assume una nuova faccia: ogni piano ha un suo odore e ti permette di fantasticare sui tuoi vicini, oltre che capire molto di loro. Quando esco sul pianerottolo sento sempre uno stuzzicante profumino di cipolla e so che la vecchietta sta cucinando: ottima cuoca! Scendendo di un piano invece vengo sorpresa dall'odore acre di sigaretta mischiato ad un forte profumo di lacca: chissà la serata che si è organizzata la giovane coppia casinista!
A volte invece mi arriva fino in casa un odore quasi insopportabile di alcol che proviene dalla pazza del piano di sopra: è nevrotica pure nelle pulizie di casa!

Insomma... Non sono più nelle mie quattro mura. Queste mura sono di tutti e devo imparare a convivere con questo fatto! Se per certi versi può risultare difficile e faticoso, per altri è davvero divertente ed istruttivo!